articolo Cucina
Il peso ideale e i metodi per calcolarlo freccegiovedì 25 aprile 2013 


Calcolare il peso ideale non è difficile, dal momento che esistono diversi metodi studiati per tale esigenza, tuttavia le variabili in gioco sono talmente tante che i risultati possono anche essere sostanzialmente differenti.  Infatti, il metodo scelto può essere condizionato da razza, area geografica, abitudini alimentari, stato di salute, genetica familiare e altro ancora. Prendere poi come termine di riferimento amici e parenti  per adeguare il proprio peso è altrettanto sbagliato, in quanto anche in un ambito di fatto abbastanza ristretto, come appunto può essere la famiglia o la cerchia di conoscenti, diversi fattori quali l’altezza, la consistenza delle ossa, la massa muscolare e altro ancora, possono fare la differenza.

Va da sè che paragonarsi agli altri non ha quindi senso, in quanto un termine di paragone non esiste, ma bisogna prendere in considerazione solo se stessi, la propria vita, il lavoro, le abitudini, il regime alimentare, lo stato di salute e altro ancora. Di fatto un metodo assoluto non esiste, in quanto ciascuno ha i suoi punti di forza ma al tempo stesso i suoi lati oscuri, o meglio, i suoi punti deboli.
Uno di questi è il BMI, acronimo dall’inglese Body Mass Index, con il quale si determina l’indice di massa corporea e che si basa sul seguente calcolo: il peso corporeo espresso in Kg diviso per il quadrato dell’altezza. Per fare un esempio pratico. Se si ha un peso di 75 Kg e un’altezza di 1,78 m, considerando che il quadrato di 1,78 è 3,168 il calcolo da effettuare è: 78 Kg diviso 3,168 = BMI 23,67.

In linea di massima, in presenza di un  BMI inferiore a 18,5 si è sottopeso, con BMI compreso tra 18,5 e 25 si è di peso ideale, con BMI compreso tra 25 e 30 si è sovrappeso e, infine, tutti i valori superiori a 30 determinano obesità. Si tratta però di un metodo poco attendibile in quanto non tiene conto di alcuni fattori determinanti come, ad esempio, una condizione di osteoporosi. In un caso del genere, infatti, ci si troverebbe al cospetto di un indice di massa corporea inferiore rispetto ad un soggetto senza tali problemi alle ossa, che però potrebbe avere una maggiore massa grassa compensata, di fatto, da una densità ossea inferiore.
Vediamo ora un altro metodo ritenuto decisamente più attendibile e, per la precisione, il WHR che è determinato dal rapporto tra la circonferenza della vita e quella dei fianchi. Per calcolarlo è necessario rilevare la misura della vita dove è più piccola, ovvero immediatamente sopra l’ombelico, e poi quella delle anche nella sua parte maggiore. Anche in questo caso un esempio potrà essere più esaustivo.

Con una misura della vita di 73 cm e dei fianchi di 92 cm, il WHR risulterà essere il numero ottenuto dalla divisione di 73 per 92 che da come risultato 0,793…. Il valore di WHR è solitamente preso in considerazione anche per determinare il rischio cardiovascolare per cui un maschio con un valore inferiore a 0,9 ha un rischio basso, un soggetto con un valore compreso tra 0,9 e 0,99 ha un rischio medio e, infine, valori di 1 o superiori corrispondono ad un elevato rischio cardiovascolare.
Per le donne i valori sono differenti e, per la precisione, rispettivamente 0,8, 0,8-0,89 e infine 0,9 e superiori.

Vi è infine anche un metodo che valuta l’indice di grasso corporeo che, contrariamente ai due metodi esposti in precedenza per la cui determinazione in fin dei conti bastano un metro, una bilancia e una calcolatrice, è decisamente più complesso da determinare, per cui è meglio rivolgersi ad uno specialista.


©  RIPRODUZIONE RISERVATA

La Redazione  - vedi tutti gli articoli di La Redazione  


   
Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Vedi anche

Le gallette di riso, un pericolo per la salute - sabato 8 giugno 2013

Le gallette di riso, o meglio tutti i cereali e i prodotti a base di riso, quindi il riso stesso, sono potenzialmente pericolosi per la salute. Il pericolo è rappresentato dall’arsenico che è presente in piccolissima parte, si tratta di microgrammi, ........

Conoscere la cucina etnica - giovedì 26 settembre 2013
I cultori della buona cucina amano degustare piatti tradizionali provenienti da terre lontane, dove gli ingredienti hanno odori e sapori diversi dai nostri e dove, la cucina internazionale diventa motivo di grande attenzione. La cucina è una componente ........

Cucina a bassa temperatura: la pazienza in cucina - venerdì 6 settembre 2013
Sono molte le tecniche culinarie che esistono oggi per preparare gli alimenti, sia in casa che al ristorante. Una delle più recenti è la cucina a bassa temperatura. Per un’alimentazione sana, la dieta non è sufficiente, in quanto è fondamentale ........

Gli alimenti ricchi di sali minerali - sabato 7 giugno 2014
La dieta, quando equilibrata, consente di assumere il giusto quantitativo di sali minerali, che sono essenziali per tutelare la nostra salute. Cibi ed alimenti ne contengono, infatti, una buona percentuale, basta solo ricordare che nella cottura ........

La buona tavola, la prima regola del mangiare bene - lunedì 15 ottobre 2012

La buona tavola deve rispettare le regole del mangiare bene, sano ed equilibrato. Questo non vuol dire affatto che la buona tavola è solo quella salutista, quella delle diete, tanto per intenderci, ma è quella caratterizzata da una cucina sana, ........

 

Ricetta del giorno
Frittelle di banane
Amalgamate in una terrina gli ingredienti per la pastella, ovvero 125 gr di farina, 2 dl di acqua tiepida, 5 cucchiai d'olio, 1 uovo e 1 pizzico di sale, ....


Articoli correlati

Panna vegetale e panna tradizionale: le differenze - martedì 17 dicembre 2013

La panna vegetale, come la margarina, è uno dei tanti alimenti vegetali che sono stati creati come alternativa ai grassi di origine animale, perciò molti avranno sicuramente pensato che i grassi di origine vegetale siano migliori di quelli ........

Burro, margarina e olio di oliva: le differenze - lunedì 2 dicembre 2013
Burro, margarina e olio di oliva sono alimenti molto noti dal punto di vista alimentare,alcuni in cucina fanno uso di tutti e tre, altri utilizzano solo due di questi altri soltanto uno;tra il burro, la margarina e l'olio di oliva vi sono enormi ........

Mangiare il pesce fa bene! - lunedì 23 settembre 2013
Esistono diversi tipi di pesce ed è diverso il loro grado di digeribilità: alcuni sono molti digeribili e adatti all'alimentazione di bambini e anziani(platessa, nasello, sogliola, trota), altri possono risultare meno digeribili(tonno, sgombro, ........

Una sana alimentazione e un po’ di attività fisica aiutano a restare giovani - sabato 20 aprile 2013

Per mantenersi in forma e restare giovani  è necessario mangiare bene e fare un po’ di sana attività fisica. Mangiare bene non significa mangiare abbondantemente, ma mangiare nella maniera corretta, alimentarsi e non abboffarsi, ........

Il caffè, tra leggenda e realtà - mercoledì 25 settembre 2013
Si narrano numerose leggende sull'origine del caffè. Tra le più note, quella di un pastore etiope di nome Kaldi. Un giorno, le sue capre, mentre erano al pascolo, mangiarono delle bacche e le foglie di una certa pianta. Fin qui nulla di strano ........

Ricetta del giorno
Riso e fagioli neri
Lessare per 15 minuti il riso per risotti, scolarlo e metterlo da parte. Sbucciare le cipolle rosse. Affettarle molto sottili e stufarle per 10 minuti ....

 articolo Cucina
Il peso ideale e i metodi per calcolarlo freccegiovedì 25 aprile 2013 

Calcolare il peso ideale non è difficile, dal momento che esistono diversi metodi studiati per tale esigenza, tuttavia le variabili in gioco sono talmente tante che i risultati possono anche essere sostanzialmente differenti.  Infatti, il metodo scelto può essere condizionato da razza, area geografica, abitudini alimentari, stato di salute, genetica familiare e altro ancora. Prendere poi come termine di riferimento amici e parenti  per adeguare il proprio peso è altrettanto sbagliato, in quanto anche in un ambito di fatto abbastanza ristretto, come appunto può essere la famiglia o la cerchia di conoscenti, diversi fattori quali l’altezza, la consistenza delle ossa, la massa muscolare e altro ancora, possono fare la differenza.

Va da sè che paragonarsi agli altri non ha quindi senso, in quanto un termine di paragone non esiste, ma bisogna prendere in considerazione solo se stessi, la propria vita, il lavoro, le abitudini, il regime alimentare, lo stato di salute e altro ancora. Di fatto un metodo assoluto non esiste, in quanto ciascuno ha i suoi punti di forza ma al tempo stesso i suoi lati oscuri, o meglio, i suoi punti deboli.
Uno di questi è il BMI, acronimo dall’inglese Body Mass Index, con il quale si determina l’indice di massa corporea e che si basa sul seguente calcolo: il peso corporeo espresso in Kg diviso per il quadrato dell’altezza. Per fare un esempio pratico. Se si ha un peso di 75 Kg e un’altezza di 1,78 m, considerando che il quadrato di 1,78 è 3,168 il calcolo da effettuare è: 78 Kg diviso 3,168 = BMI 23,67.

In linea di massima, in presenza di un  BMI inferiore a 18,5 si è sottopeso, con BMI compreso tra 18,5 e 25 si è di peso ideale, con BMI compreso tra 25 e 30 si è sovrappeso e, infine, tutti i valori superiori a 30 determinano obesità. Si tratta però di un metodo poco attendibile in quanto non tiene conto di alcuni fattori determinanti come, ad esempio, una condizione di osteoporosi. In un caso del genere, infatti, ci si troverebbe al cospetto di un indice di massa corporea inferiore rispetto ad un soggetto senza tali problemi alle ossa, che però potrebbe avere una maggiore massa grassa compensata, di fatto, da una densità ossea inferiore.
Vediamo ora un altro metodo ritenuto decisamente più attendibile e, per la precisione, il WHR che è determinato dal rapporto tra la circonferenza della vita e quella dei fianchi. Per calcolarlo è necessario rilevare la misura della vita dove è più piccola, ovvero immediatamente sopra l’ombelico, e poi quella delle anche nella sua parte maggiore. Anche in questo caso un esempio potrà essere più esaustivo.

Con una misura della vita di 73 cm e dei fianchi di 92 cm, il WHR risulterà essere il numero ottenuto dalla divisione di 73 per 92 che da come risultato 0,793…. Il valore di WHR è solitamente preso in considerazione anche per determinare il rischio cardiovascolare per cui un maschio con un valore inferiore a 0,9 ha un rischio basso, un soggetto con un valore compreso tra 0,9 e 0,99 ha un rischio medio e, infine, valori di 1 o superiori corrispondono ad un elevato rischio cardiovascolare.
Per le donne i valori sono differenti e, per la precisione, rispettivamente 0,8, 0,8-0,89 e infine 0,9 e superiori.

Vi è infine anche un metodo che valuta l’indice di grasso corporeo che, contrariamente ai due metodi esposti in precedenza per la cui determinazione in fin dei conti bastano un metro, una bilancia e una calcolatrice, è decisamente più complesso da determinare, per cui è meglio rivolgersi ad uno specialista.


©  RIPRODUZIONE RISERVATA

La Redazione  - vedi tutti gli articoli di La Redazione  





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: